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Prodotti, idee, campionario

Ultimo Aggiornamento: 05/03/2013 17:50
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28/02/2013 12:27

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28/02/2013 22:44

Ricapitolando un paio di idee sui prodotti


L'idea originale di Federica

Detto ciò, volevo raccontarvi un pò dell'idea che mi è venuta per il gioco:
partendo dal presupposto che sin da adesso dobbiamo avere un'idea ben chiara sia del tipo di azienda che del prodotto che vogliamo promuovere (sicuramente nelle prove successive ci verrà chiesto di pensare ad un'idea per un prodotto e di pubblicizzarlo), io avrei pensato ad un'azienda di moda (vestiti e accessori per donna), made in italy, largo consumo, che potremmo chiamare "All In" (come ci era venuto in mente durante la settimana di formazione), che produce vestiti assemblabili, intercambiabili, double fas, di materiali anti-stropicciamento ed ecologici (cotone organico, lana, plastiche riciclate...) e anche borse 2 in 1 (grande per il lavoro e pochette interna per la sera!)...mi spiego meglio con degli esempi: immaginate un completo (sopra e sotto) composto da camicia con maniche che si staccano tramite bottoni, con una zip lungo la vita che se la apri fa diventare la camicia (dopo aver staccato le maniche) un top, il tutto accompagnato da pantaloni a vita alta (che con una zip orizzontale da fianco a fianco che aprendola fa diventare i pantaloni a vita bassa) e stivali col tacco da cui si può staccare la parte lunga che copre il polpaccio tramite bottoni che circondano il collo del piede, diventando delle decolletè!!!!!! insomma un guardaroba multiuso da cambiare, attraverso bottoni e zip, per passare dal lavoro alla cena romantica o dal caldo del pomeriggio all'aria fresca della sera!
Se l'idea vi piace ho anche in mente il logo :-)
Per l'organigramma basta cercare quello di una qualsiasi casa di moda e assegnarci i ruoli.


Il rilancio di Emanuele:

Moda, chiaramente uno dei settori forti del made in italy. due cose, la prima come ho gia detto ma non so se mi avete letto, e che chi giudichera, sa benissimo che io sono stato assegnato a questo campo e forse potrebbero pensare che stiamo prendendo una via facile. La seconda e che, non parlo per tutti gli altri, ma personalmente disegnare collezioni e organizzare sfilate, hmmm....non e che mi fa saltar dal letto come per andare in vacanza ma piu come la mia sveglia. non mi fraintendete, e' settore molto interessante, dinamico ma suppongo che le ragazze avrebbero la stessa reazzione se io proporrei di gestire una squadra di calcio. Se votiamo per questo io ci sto 100% ma nel frattempo provo a dire quello che penso nel mio ottimo italiano.

la technologia, e' uno dei campi che con le risorse naturali, non puo che aumentare, e anche di nicchia, tanto come certi aspetti delle tessile e della moda.

allora perche non riunire i due? (mi rendo conto che ne avete gia parlato pero addesso reinizziare da capo mi dispiace un po) cmq se la societa faccesse dei materiale inteligenti? Ovvero dei tessuti intelligenti che possono avere diverse funzioni, chiaramente ce anche un aspetto di moda perche la gente deve anche comprarli (pensate al successo dei mac e al loro design).

Allora spero di non allungare troppo, ma imaginiamo una start up di technologia che ha un brevetto su degli microchip/computer/schermi che si posso intrecciare con dei tessuti. questi nerd non hanno soldi e stanno per fallire, pero {insert story} riescono a capire che il mercato non e quello degli astronauti o proffesioni technologiche ma e quello di massa, e cercano di rendere questa loro technologia "available" per i comsumatori finali. Dunque, riescono a creare un divisione creativa che puo essere in carica del design (non centra molto ma pensate a dei tacchi che si possono estendere...cosi non dovete andare in giro con due scarpe e potete sempre sentrivi al vostro agio ovunque.....come vedete sto imparando un botto allo smi). Una divisione technologica che si specializza nello R&D (cercando di star avanti sui competitori perche i brevetti sono utili fino a un certo punto), una divisione comerciale che cerca di entrare in nuovi mercati, una divisione che si occupa della produzione etc....

per quanto riguarda il mercato, molto dipendera dal prezzo, ma uno puo iniziare in italia e poi andare al estero, uno puo anche entrare in mercati manufatturieri, perche un vestito che, si irrigidesce quando entra in contatto con un oggetto pericoloso, puo salvar la vita....

e poi il nome ALL IN e' perfetto, un vestito con tutto incluso.

ultima cosa gia esistono cose del genere o per lo meno ci stanno provando, tipo tessuti che "sentono" la salute della persona. e poi, questi abititi devono avere un appeal esthetico perche chi vuol avere un vestito ALL IN, che gli misura la salute, guanti che gli aprono la macchina, gli fanno da telefono e tante altre cose per poi finire in discotecha vestito da robocop?


E poi se mi son perso qualcosa per strada, aggiungete sotto.
[Modificato da Gerard Genette 28/02/2013 22:44]
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28/02/2013 22:48

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01/03/2013 11:01

Grazie Simo per aver riportato qui le mail :)

io, però, non ho ben chiara una cosa...
l'idea può comprendere più prodotti o il prodotto deve essere uno??
cioè...possiamo descrivere cosa fa l'azienda, inserendo milioni di prodotti, ma nella presentazione ce ne deve stare solo uno?
se è così, dobbiamo pensare a un abbigliamento completo (es. borsa,giacca,scarpe... ), ma indicarlo come se fosse un unico pezzo,almeno penso, no?

ps. scrivo a Benedetta così può anche lei venire qui
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02/03/2013 11:56

Ecco, vorrei saperlo pure io perché tra oggi e domani cercherò di preparare la presentazione, anche perché in settimana mi è praticamente impossibile. Il problema è che non so cosa presentare.

Cmq sarei tendente a puntare su un cavallo solo: un capo o al massimo una sola classe di capi (t shirt, scarpe, cappotti...) e uno, due, max tre idee di contorno (connettibilità? riciclo? energie rinnovabili?).

L'idea la riassumerei così. L'azienda fa moda, made in italy (per cui sartoria, creatività, tradizione etc), punta su mercati esteri (più EU, USA o nuovi mercati tipo sudest asiatico e sudamerica?) ed ha tra le sue direttive la customizzabilità (o come diavolo di dice) e quindi la flessibilità, l'uso materiali tecnologici (fibre ecocompatibili, elggere e quelle menate lì) con eventuale implementazione geek (chiavette, batterie, cellulari, internet etc).

Però per la presentazione bisognerebbe decidere su qualcosa di specificio. Riusciamo a deciderlo in queste pagine in qeusti giorni?

Simone

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02/03/2013 12:08

Aggingo anche le altre considerazioni di Emanuele sul mercato

Mercato
L’aspetto tecnologico e modulare dei nostri prodotti ci spinge verso un consumatore pratico, dinamico e giovane. Il nostro aspetto innovativo ci a permesso di creare una domanda per i nostri prodotti e ci stiamo espandano in tutta Italia e all’estero.
Essendo un azienda italiana il nostro mercato di scelta è il mercato interno e siamo presenti nelle maggiori città Italiane attraverso/tramite 24 negozi multimarca. Il successo registrato dal nostro primo negozio monomarca a Milano, inaugurato ad Aprile 2012, illustra la notorietà crescente del marchio ALL IN e prima della fine del 2013, altri tre negozi monomarca apriranno a Firenze, Roma e Torino.
La particolarità del nostro prodotto in congiunzione con il successo del MADE IN ITALY ci ha permesso di entrare nei mercati esteri con enorme successo. In Germania, Francia e Inghilterra disponiamo di 6 negozi multimarca e a Londra il primo negozio monomarca ALL IN. Nonostante, un tasso di crescita positivo in questo mercato in fase di sviluppo, la maggior forza della nostra crescita si e verificata nei paesi extra-UE.
Le tendenze tecnologiche del consumatore Americano ci ha facilitato l’entrata in questo mercato che richiede sempre di più prodotti MADE IN ITALY. Il successo del TV selling ci ha permesso di incrementare la notorietà dei nostri prodotti e permesso di aprire nel arco di 6 mesi già due negozi a New York e Los Angeles.
Il mercato Russo è altrettanto attraente, illustrato da una crescita degli ordini pari al 11.6%, e disponiamo di accordi di franchising che ci vedono presenti nelle quattro citta più importanti da Mosca a Ekaterinbugo.
In Asia, siamo presenti nelle quattro metropoli più dinamiche del continente con due negozi a Shanghai, due a Beijing, due a Hong Kong e altri tre negozi a Tokyo. L’aspetto tecnologico è stato un atoux molto importante nella conquista del mercato asiatico ma la modularità dei nostri prodotti si è rivelata l’aspetto vincente. Le differenze culturali in questo settore sono importanti e la nostra capacita di modificare certe capi per questo mercato ci a permesso di competere anche con prodotti locali.
ALL IN, non è solo un marchio ma anche un attitudine che ci spinge anche in altri mercati come il brasile e i paesi del golfo persico dove risultati fieristici sono stati molto positivi.



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02/03/2013 13:04

Alcune domande utili per definirci:

A che bisogno diamo risposta?

Chi ha questo bisogno?

Come lo risolviamo?

Perché la nostra risposta dovrebbe essere migliore di quello dei concorrenti?


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02/03/2013 13:44

Salve,sono arrivata anche io!!

Allora, prima di tutto darei ragione a Simone per quanto riguarda il fatto di scegliere un prodoto o una linea di prodotti unica e coerente sulla quale concentrarci...

Si è parlato di tante cose diverse (borse d 2 in una nella quale l'innovatività sta nella comodità e nell'utilità dell'idea, indumenti con tessuti biodegradabili nei quali l'innovatività sta nell'idea ecologica, indumenti tecnologici tipo ricarica cellulari nei quali il punto di forza è appunto l'unione fra moda e tecnologia, indumenti "staccabili" nei quali la cosa nuova è poter aver un unico vestito che si adatta alla esigenze)....quale fra queste vogliamo sposare???Non credo si possa fare tutto perchè rischia di divenire una pacchianata,di confondere il consumatore e per noi di nn individuare il target al quale rivolgerci e di non sapere come rispondere al " a che bisogno diamo risposta?"....

E Simone giustamente nn sa che presentazione fare se nn sa che prodotto vogliamo produrre..

Vi posto altre due cose che ho trovato in giro..

L'articolo su Kate Perry l'ho trovato particolarmente interessante se mai c dovessero far fare una prova su una campagna pubblicitaria e di promozione (a riguardo avrei qualche idea :-) )...Potremmo infatti puntare ad un personaggio di questi alla ricerca costante dello stravagante e fargli indossare qualcosa per un evento...a questo proposito poi potremo far riferimento anche ai fashion blogger che adesso vanno tanto (speriamo che ci diano una prova del genere,sarei nel mio habitat naturale!!!!!!)
[Modificato da Didi.89 02/03/2013 13:45]
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02/03/2013 13:46

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02/03/2013 17:54

Re:
Gerard Genette, 02/03/2013 13:04:

Alcune domande utili per definirci:

A che bisogno diamo risposta? chi cerca utilità, stile e tecnologia

Chi ha questo bisogno? chiunque sia al passo con la moda e al mondo tecnologico, per lavoro o per passione (insomma, principalmente alla fascia d'età dai 20 ai 45...e al ceto medio-alto)

Come lo risolviamo? proponendo un prodotto innovativo di cui non possono fare a meno!

Perché la nostra risposta dovrebbe essere migliore di quello dei concorrenti? perchè offriamo qualità, tendenza e utilità in un unico prodotto...senza dover fare scelta...noi offriamo TUTTO (all in)





ho risposto in neretto!!
anche io sono per una linea di prodotti unica, altirmenti diventa troppo complicato e potremmo incartarci da soli!


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02/03/2013 18:24

Ciao ragazzi! In questa fase dobbiamo descrivere l'azienda, ovvero core business, missione e valori. Per adesso non dobbiamo definire esattamente un prodotto!
Vi faccio un esempio di quello che scriverei io nella brochure cosi capite meglio quello che voglio dire:
AllIn è un marchio di moda, made in Italy e dal respiro internazionale ( e qui metterei qualcosa tratto dal lavoro di emanuele).Siamo sul mercato da ... anni e il nostro obiettivo è fornire ad un pubblico giovane e dinamico una gamma di prodotti (abbigliamento ed accessori) modulabili, ecologici e tecnologici. I nostri valori sono: la sostenibilità, l'innovazione e la praticità. Il nostro team di ingegneri e designer delle aree R&S e Creativa lavorano tutti i giorni alla ricerca di materiali, tecnologie e design per soddisfare le esigenze in continuo cambiamento della clientela: tale attenzione fa di noi i leader sul mercato ( aggiungere ciò che dice Ornella). Abbiamo una struttura gerarchica con funzioni di staff e di linea: ogni direzione svolge un ruolo fondamentale e funzionale per l'ideazione e la realizzazione dei prodotti.
E cosi via...
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02/03/2013 18:40

Ovviamente va descritto il concetto allin con una frase e nella brochure va inserito l'organigramma che va modificato sulla base del layout che viene scelto...
Per il logo io pensavo alla scritta ALLIN a caratteri maiuscoli: ALL in primo piano super colorato e IN dietro sovrapposto in trasparenza ( per rendere l'idea di uno dentro l'altro)...

PS: Benedetta, hai letto il mio post in merito ai ruoli?
Alfonso ha accettato R&S... a te va bene PRODUZIONE ( dagli acquisti al prodotto finito)?
Se si, io finisco l'organigramma :-)
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02/03/2013 19:51

Scusate se insisto, ma siccome il campo moda è enormemente ampio, definire il nostro core business "fare vestiti per un pubblico giovane e dinamico e al passo coi tempi" mi pare veramente troppo vago. Dove ci posizioniamo? Qual è il nostro apporto innovativo? Anche perché non ho ancora capito se l'idea sarà di fare una collazione - cosa che mi pare ardua - o un qualcosa di specifico.

Definire un prodotto ora tra queste pagine ci aiuta a capire che vogliamo fare pure poi e a restringere il campo. Tanto comunque non è che quel che decidiamo ora non possiamo cambiarlo poi, ci serve più che altro per definire a noi stessi delle linee da percorrere e ad iniziare a prendere delle decisioni insieme (che in 7 lontani e occupatissimi non è per nulla facile).

Alora, siccome far richieste senza far proposte mi sembra ingiusto, butto qua un esempio che esula un po' dal prog originale e che possiamo benissimo cestinare, però è per capire).

Un prodotto potrebbe essere una tuta da jogging in materiale traspirante che però quando l'umidità è oltre un certo livello o piove crea una pellicola (perché utlizziamo un materiale innovativo) che rende la tuta impermeabile all'esterno (si vede che vivo nella nebbia). Così oltre ai materiali innovativi ci mettiamo il concetto di "smart" che va tanto in questo momento (atooma, la migliore app del mondo - fatta a Roma - è esattamente un'app che riesce ad interpretare le situazioni in cui una persona si trova e a far comportare il proprio telefonino di conseguenza senza dovergli dare nessun comando perché lo fa da solo).
Inoltre all'interno, sulle maniche o wherever, si può applicare una roba tipo lo Youm di Samsung, lo schermo flessibile (http://it.lifestyle.yahoo.com/video/youm-lo-schermo-flessibile-di-154805532.html) tipo schermo del telefonino ma che si piega. Utile perchè ti dice dove sei, quanto hai corso, calorie perse, battiti, pressione e tutto quello che volete. Utile per mille motivi e pure a quelli che viaggiano x lavoro ma non vogliono rinunciare a fare sport perché lo schermo è anche gps che ti dice dove andare a correre (magari collegato ad un social network ove gli sportivi di tutto il mondo indicano dove, nelle loro città, poter andare a correre e magari quando si passa di fianco ad uno con un'altra tuta e iscritto al social, lo schermo manda un segnale sonoro). Inoltre il nostro sito porebbe fornire dei programmi di allenamento che si modulano a seconda di quanto e come si corre (tutte cose che lo schermo può misurare col gps).
Lo schermo si carica con l'energia cinetica se si fa jogging di notte o col solare (proposta di Alfonso mi pare) se col sole (e anche qui di nuovo concetto di smart). E,anzi, se corri di notte, ci sono delle fasce a led flessibile che si illuminano.
Senza contare che si può fare il cappuccio con la musica (non cuffiette, ma attraverso il nuovo metodo per cui si sente la musica tramite le vibrazioni delle ossa delle orecchie, così non fa casino).
Infine, nel caso si volessa cambiare o buttare la tuta, se ce la restituiscono diamo loro un buono per comprare l'ultimo modello di tuta perché noi recicliamo tutto (e ci guadagnamo pure).
Così abbiamo prodotto che rispondiamo al bisogno di chi fa sport e vuole poterlo fare anche con la pioggia, con il buio e ovunque sia nel mondo, uno che vuole tenersi monitorato per la salute e per la linea (e pure per la sua sicurezza perché con lo schemro flessibile può chiamare il 113, 118 etc).
Poi abbiamo un prodotto con materiali innovativi del settore (il tessuto particolare) legato alla tecnologia e, perciò è pure customizzabile (col digitale si può personalizzare tutto). Inoltre il digitale ci permette di avere dati precisi di dove e come la nostra tuta viene utilizzata (ovviamente tutto in maniera anonima).
Infine c'è l'aspetto social, i servizi (i programmi di allenamento, che può essere un secondo business, una startup magari) e l'ecosostenibilità.


Ecco, volevo scrivere tre righe, poi mi son venute le idee nel mentre e ho allungato. Ma definire i nostri prodotti un po' in questo modo, o per lo meno rispondendo alle domande sui bisogni in modo un po' più specifico, ci permette di presentare qualcosa di credibile. Altrimenti, restando sul generico, la vedo difficile giocarsela con gli altri gruppi...


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02/03/2013 19:59

PS: questi han fatto le scarpe con la stampante 3d, se funzionasse davvero ognuno si potrebbe fare le proprie scarpe a casa - www.fastcodesign.com/1672004/nike-vapor-laser-talon-football-s-first-3-d-printed-shoes?utm_medium=referral&utm_source=pul...
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02/03/2013 20:08

Simone, apprezzo tantissimo tutto quello che hai proposto ma io la vedo diversamente. Il nostro è un brand di moda, non una multinazionale sportiva tipo la nike. Noi produciamo per la donna e l'uomo di oggi abbigliamento fashion, di design, per tutti i giorni. Io ritornerei a focalizzarsi sulla modularità, cioè la storia delle componenti che si possono assemblare a seconda delle esigenze della giornata e lascerei un solo aspetto tecnologico ( tra tutti quelli proposti) da montare su 2 /3 tipologie di prodotto ( es. Borse e cappotti).
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03/03/2013 00:06

Fede,
io l'ho già detto almeno 3 volte, quello che mi interessa e so fare e marketing pubblicità e comunicazione (in particolare se di moda),credo di averlo detto fin da subito dopo Ornella...
cmq capisco che se gli altri ruoli sono stati assegnati va bene quello che rimane...
credo che questi siano solo ruoli nominali,nel senso che nn ci sarà una prova nella quale ognuno di noi dovrà occuparsi del suo "reparto",in caso contrario sappiate fin da subito che io nn ho fatto economia, dunque non so nulla di produzione acquisti e quant'altro...
Detto questo,vada per la produzione ma nn mi prendo responsabilità! [SM=g7083]

In secondo luogo credo sia fondamentale definire,anche solo per noi,qual è il nostro prodotto perchè mi sembra che di idee ce ne siano tante,anche troppe forse...
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03/03/2013 10:15

Come da messaggio sopra, la cosa della tuta - che poi mi ha preso la mano, lo ammetto - era per fare un esempio di come si potrebbe fare a definire x bene il nostro core business (quale servizio/prodotto avete intenzione di produrre?) visto che lo scopo della prova è:

"l’importante è che sia chiaro il messaggio che volete comunicare e le vostre personalità!

Per valutare le vostre proposte, sono importanti spirito creativo, lavoro di squadra, originalità e chiarezza dei messaggi!".

A me pare che siamo sul vago più che sul chiaro. Per quello chiederei di entrare nello specifico, credo sia utile. E per non fare il nullafacente ho fatto una proposta con la premessa che era cestinabilissimo.

Cmq, oggi pomeriggio mi metto a preparare la presentazione, difficile che in settimana riesca a far di più che rifiniture, il grosso lo farò oggi. Per cui, ribadisco, se riusciamo a definire meglio il nostro business secondo me vien fuori meglio, altrimenti procedo con quello che ho.


PS: x Didi, concordo con te che tutti dovranno fare tutto e dare il contributo in tutti i campi secondo le proprie competenze e che nessuno deve essere chiuso ermeticamente nel settore di competenza. Appunto per questo credo il forum sia un posto utile.
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03/03/2013 13:52

Ragazzi, io mi scuso fin da subito per non aver partecipato alla discussione negli ultimi giorni. Ho dovuto "studiarmi" dei documenti per una riunione in sede abbastanza importante che abbiamo domani.

Dunque, credo che Simone abbia ragione, nel senso, più riusciamo a essere chiari e dettagliati sul segmento di mercato in cui si opera, meglio è! La vaghezza non aiuta sicuramente e potrebbe portare a molta confusione, da parte nostra e loro. Anche sull'idea di essere flessibili e operare in ogni area, secondo me questo può essere un grandissimo punto a nostro favore.
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03/03/2013 18:05

quoto anche io la chiarezza, purtroppo possiamo viaggiare ocn la fantasia fino ad un certo punto, perchè poi dobbiamo mettere nero su bianco..e se le prossime prove saranno impegantive, con tutto il da fare che abbiamo col lavoro, dubito che sarà una cosa facile :S
cerchiamo di essere pragmatici e chiari...

i ruoli sono di facciata, ovviamente, servono per far vedere!
comunque penso ancora che alcuni ruoli, oltre quelli ramificati dotto, debbano essere incorporati o eliminati...non possiamo lasciare ruoli scoperti...altrimenti assegnamoli alla rinfusa e quel che viene viene!

Simo, come possiamo aiutarti ancora in questa fase??

scegliemo i personaggi?? metto foto e storia di là??
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03/03/2013 19:26

Re:
nenny85, 03/03/2013 18:05:


Simo, come possiamo aiutarti ancora in questa fase??

scegliemo i personaggi?? metto foto e storia di là??




Vedi tread "Prima prova".
Cmq:
1) scegliete i colori del logo e diemi se volete foglie, semi etc.
2) chi se la sente (spero un po' tutti) si proponga di scrivere (anche per punti, anche in brutta copia) i concetti dei contenuti del blog e della brochure.
3) Sì, scegliere un personaggio, scrivere il proprio ruolo, due tre caratteristiche poi non mi viene in mente tanto altro (son anche un po' stufo in realtà). Il primo che lo fa, lo posti qui così tutti gli altri magari possono seguire la stessa traccia perché sarebbe importante mantenere un po' di coesione e che non sia una macedonia di roba diversa.
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